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III Circolo Didattico “A. Moro”
Via Ugo la Malfa -  Afragola (NA)
Tel-Fax 0818603934


COMUNICATO STAMPA

Per arginare il disastro etico che stiamo vivendo la scuola di Afragola ha realizzato un vero e proprio film, per parlare ai giovani con un linguaggio efficace e spiegare ciò che nella vita conta davvero. Una saga sullo stile delle “Cronache di Narnia”, con tanto di scontro finale tra il bene ed il male.

“L’ULTIMO RE”

La scuola di Afragola si mobilita per i valori morali. Dai successi del GIFFONI FILM FESTIVAL (Primo posto assoluto), in proiezione un nuovo film, questa volta un vero e proprio “colossal”, realizzato da duemila alunni e da una rete di cinque scuole afragolesi.
Mercoledi 14 maggio alle ore 17,30, al cinema teatro “Gelsomino” di Afragola, col patrocinio della Regione Campania, dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Comune di Afragola.

La scuola di Afragola si mobilita per difendere i “Valori morali”, con la proiezione di un film, che ha visto cinque scuole in rete lavorare due anni scolastici.
Vincitrice assoluta al GIFFONI FILM FESTIVAL “Piccola Bottega” edizione 2005, col patrocinio della Regione Campania, dell’Ufficio Scolastico Regionale e del Comune di Afragola, la scuola primaria “A.Moro” di Afragola si prepara alla proiezione del nuovo film il giorno 14 maggio 2008 al cinema teatro “Gelsomino” di Afragola.
“Si tratta di un film vero e proprio – afferma il regista Tommaso Travaglino - che dura quasi due ore e che quest’anno crediamo abbia le carte per partecipare anche a qualche concorso di levatura nazionale. Il lavoro è stato duro – continua l’insegnante -  non solo per i diversi mesi passati in giro per boschi e castelli della Campania a riprendere con le diverse decine, ed a volte centinaia di alunni, ma soprattutto per il lavoro di montaggio e post-produzione, che ci ha visti impegnati per un altro anno”.
“Si tratta di un miracolo – afferma Francesco D’Ascoli, dirigente scolastico del III Circolo didattico di Afragola, capofila della rete di scuole che ha lavorato a questa produzione – che è stato possibile realizzare, praticamente a costo zero, grazie alla determinazione di diversi insegnanti e genitori. Ciò dimostra che la nostra scuola, pur tra le tante difficoltà nelle quali si dibatte quotidianamente ha in sé l’energia, le risorse e le competenze per offrire alla società progetti educativi di valore assoluto”.
E l’impresa appare davvero tale, se si pensa che le poche migliaia di euro offerte dal comune di Afragola, sono servite solo per spostare più volte centinaia di alunni in diverse locations per le riprese di massa.
Già nell’anno scolastico 2004-2005, il Terzo Circolo Didattico di Afragola “Aldo Moro”, in partenariato con l’ente di Formazione “Aldebaran Onlus, partendo da un percorso didattico trans-disciplinare, che ha visto coinvolti più di duecento alunni e quattrocento genitori afragolesi, attori di alcune compagnie teatrali nostrane ed altre preziose risorse umane del nostro territorio, ha prodotto e realizzato un film, col patrocinio della Città di Casalnuovo di Napoli, con quello del Comune di Civitella Alfedena (AQ) e con il patrocinio morale della Città di Afragola, peraltro mai formalizzato, che ha costretto il III Circolo Didattico e l’Ente Aldebaran Onlus a farsi carico totalmente delle ingenti spese relative alla produzione del lungometraggio, ha prodotto un film, dal titolo “Il Segreto del Bosco di Pietra”.
E nonostante le numerosissime difficoltà, “occorse soprattutto – afferma con forza l’insegnante Travaglino -  per la scarsa collaborazione delle Iatituzioni, il successo del film realizzato ha trasceso tutte le più ambiziose aspettative classificandosi, nonostante gli scarsissimi mezzi a disposizione (il film è stato girato con due videocamere amatoriali di scarsissima qualità) al primo posto assoluto nell’ambito del prestigiosissimo Giffoni Film Festival, surclassando produzioni toscane, lombarde, piemontesi e venete, ovviamente, supportate e da Comuni, Regioni, Province e aderenti a progetti nazionali ed europei, che hanno visto investimenti di diverse decine se non centinaia di migliaia di Euro.
E quest’evento ha portato il nome di Afragola agli onori della cronaca nazionale ed internazionale, per una iniziativa che ha visto protagonisti i bambini e che ha prodotto un entusiasmo nelle scuole del territorio che ancora oggi, a distanza di tre anni, fa sentire i suoi benefici effetti nella didattica, nell’apprendimento e nell’autostima di migliaia di alunni che hanno sperimentato che la poesia, la creatività e l’impegno premiano.

Quest’anno, la cosa sembra promettente. La scuola afragolese si è attivata nell’invitare numerose autorità civili e religiose e diversi produttori cinematografici, per valutare la reale possibilità che il lavoro prodotto possa avere un seguito. Si tratta del III Circolo Didattico, in rete con la Scuola Media “Mozzillo”, con la Scuola Media “Ciaramella”, con la Scuola Media “Settembrini” e con l’Istituto Tecnico Commerciale “Sereni”. Queste scuole, che hanno partecipato al progetto in modi e gradi diversi, hanno ultimato tutte le fasi della realizzazione del film, “L’Ultimo Re”, il cui soggetto cinematografico è una saga, che fuor di metafora sottolinea la centralità dei valori morali della vita, della libertà, della democrazia e della solidarietà; progetto che quest’anno ha visto coinvolti quasi duemila alunni di Afragola, con i relativi genitori.
Dopo diversi incontri, conferenze e richieste di collaborazione, la scuola si è concretamente aperta al territorio e la gara di solidarietà e di aiuti, non è tardata a partire.
Molti genitori si sono offerti di collaborare; c’è addirittura chi ha offerto un camion di sabbia e cemento per la realizzazione di alcune scenografie, per realizzare le quali sono stati coinvolti più di cinquanta alunni.
E’stata costruita una vera e propria città sotterranea, non di carta o di plastilina, ma con legno e cemento, negli immensi seminterrati della scuola “A.Moro”. E la stessa scuola, nello scorso anno scolastico, ha centrato il suo Piano dell’Offerta Formativa proprio su questo progetto, facendo ruotare tutti i laboratori intorno a questo mega-obiettivo.
Il laboratorio scenografico, coreografico, creativo-artigianale, sartoriale pittorico, sono stati finalizzati a corroborare, con il rispettivo lavoro, il progetto in questione.
E ancora la scuola, in tutto questo, si è fatta carico, nonostante le ristrettezze economiche nelle quali naviga, di ingenti spese: le ultime, in ordine di tempo, sono state quelle per l’acquisto di una videocamera semi-professionale, il trasporto dei cavalli di scena, il confezionamento di più di cinquecento abiti, gli attrezzi di scena, la cavetteria, i microfoni, gli strumenti per il doppiaggio, il missaggio e centinaia di altre cose che non stiamo qui ad elencare per non tediare ulteriormente il lettore.

 “La nostra tenacia, però, c’è tutta. Crediamo – afferma un insegnante del III Circolo di Afragola - che di fronte allo scempio dello svilimento dei valori e del ribaltamento etico, noi scuola abbiamo pochissime armi a disposizione. Parlare il linguaggio dei giovani ed essere incisivi significa anche produrre un film che è nato come naturale concretizzazione di un percorso pedagogico di educazione-formazione alla “Etica della Persona”, inserito nel Piano dell’Offerta Formativa del III Circolo Didattico di una città come Afragola, che ha lo scopo di educare e formare i ragazzi all’importanza delle cose che nella vita contano davvero e rivestono centralità ontologica assoluta, come i valori della solidarietà, della legalità, della vita, della centralità e della unicità della persona, della democrazia e della libertà”.

 “La cosa che ci dispiace di più è che presentare il film ad importanti concorsi cinematografici per ora si presenta come un’impresa abbastanza difficile in virtù delle spese proibitive che dovremmo affrontare per riversare il lungometraggio su pizza cinematografica. Ma non disperiamo, perché la speranza di solito non ci abbandona. Il sogno potrebbe realizzarsi per le nostre scuole e per la nostra città nella misura in cui – afferma Tommaso Travaglino –  ci trovassimo finalmente di fronte ad Istituzioni che si facciano carico di questo ambizioso progetto, perché possa avere in qualche modo un seguito, in nome del principio costituzionale di sussidiarietà, secondo il quale le istituzioni, prima locali, poi regionali e nazionali, più e prima che calare dall’alto progetti, che possono risultare avulsi e non rispondenti alle reali istanze del territorio, hanno il dovere di “ascoltare” i bisogni e spingere, sollecitare e sostenere ogni sorta di iniziativa che realmente nasce come risposta ad un reale bisogno. Formativo, in questo caso.

 

Orlando Tarallo
Responsabile Ufficio Stampa “L’Ultimo Re”

orlando.tarallo@email.it

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