Ufficio Stampa e Supporto Legislativo
on. Antonio Peluso, cons. regionale e Presidente Commissione Consiliare Speciale per il Controllo Attività della Regione e Verifica Attuazione Indirizzi Politico-Programmatici

Consiglio Regionale della Campania
Commissione Speciale Controllo delle Attività della Regione per la
Verifica dell’Attuazione degli indirizzi Politico-Programmatici

 

COMUNICATO STAMPA


SOCIETA’ PARTECIPATE: QUI GATTA CI COVA

 

Duro attacco della Commissione Controllo ad alcune società a partecipazione regionale che boicottano l’audizione alla Commissione. I consiglieri Racinaro, Manzi, Diodato e Maisto indignati. Duro il presidente Peluso: “Due sono i casi: o si tratta di ottusa ostinazione, o non sarebbe esagerato immaginare che qualcuno abbia qualcosa da nascondere”.

NAPOLI, 12 LUGLIO 2006 – Una sola voce: la condanna unanime dei consiglieri regionali Antonio Peluso, Presidente della Commissione Controllo, Roberto Racinaro (Margherita, subentrato a Rosa Suppa eletta al Parlamento e subito eletto Vicepresidente della stessa commissione), Giuseppe Maisto (Udeur), Francesco Manzi (Gruppo Misto) e Pietro Diodato (AN, subentrato alla Castiello, oggi assisa sulle scranne di Montecitorio) nei confronti di alcune società a partecipazione regionale, e precisamentente la ‘Scabec’ (società che si occupa della valorizzazione dei beni culturali), la ‘Campec’ (società di sperimentazione ed innovazione tecnologica nel settore dei materiali e della protezione dalla corrosione), e la ‘Asc’ (una agenzia di marketing territoriale), che in ossequio ad una convocazione da parte della Commissione Controllo della Regione, non si sono presentate.
“A parte le azioni giuridico-amministrative che immediatamente metteremo in campo – afferma il presidente Antonio Peluso – in merito ad una palese violazione della potestà ispettiva di questa commissione consiliare, questo atto risulta gravemente offensivo. Si tratta di un atteggiamento che, tra le altre cose, pecca di cattiva educazione”.
“Ci sentiamo violati – commenta laconico il consigliere Francesco Manzi. - L’espletamento delle funzioni di questa Commissione risulta gravemente leso dall’atteggiamento omissivo di queste società, che non si sono degnate neanche di giustificare l’assenza”.
“Informeremo immediatamente il Presidente del Consiglio – continua il presidente Peluso – perché l’Organo della Regione maggiormente svilito da questa vicenda risulta essere il Consiglio regionale, dal momento che la Commissione ne è articolazione”.
“Dobbiamo mettere in campo tutte le azioni legali ed informative necessarie ed opportune per stigmatizzare il comportamento ignavo della Scabec, della Campec e della Asc – afferma il consigliere Racinaro, vicepresidente della Commissione”.
“La Commissione Controllo è un organo ispettivo del Consiglio – afferma il consigliere Diodato – e le difficoltà e le reticenze che stiamo affrontando, anche in merito alla acquisizione dei documenti che a suo tempo abbiamo richiesto ad ognuna di queste società e che ancora oggi aspettiamo da una decina di esse, sono probabilmente conseguenza diretta della efficacia e della efficienza del nostro lavoro che, credo, svolgiamo egregiamente. Si tratta di una omissione grave, quella della assenza ingiustificata di queste società alla audizione della nostra Commissione, atteso che le convocazioni siano arrivate a destinazione. Stiamo valutando la possibilità di una azione formale nei confronti di queste società”.
“Aspettiamo le altre società chiamate in audizione domani – afferma il consigliere Maisto. Valuteremo, poi, l’opportunità di intraprendere azioni in merito”
“La protervia di queste società è tale – continua il Presidente Peluso – che sono convinto che credano di essere sovrane assolute di un impero e che non debbano rendere conto del proprio operato. Si tratta, al contrario, di società a capitale pubblico, tenute comunque a rispondere del loro operato. A maggior ragione debbono rendere conto ad una Commissione, che a norma di regolamento, a nome e per conto del Consiglio regionale, svolge una funzione ispettiva.
Due, allora sono i casi: o si tratta di una ottusa ostinazione, accompagnata da un atteggiamento arrogante e superbo, o non è esagerato immaginare che vi possano essere ‘altre’ ‘oscure’ motivazioni a determinare questo atteggiamento di riluttanza.
Il Presidente del Consiglio, allora, deve scendere immediatamente in campo – incalza il presidente Peluso – ed adoperarsi immediatamente per garantire la Commissione consiliare nello svolgimento del proprio ruolo istituzionale. L’affronto subìto dalla Commissione Controllo, a mio avviso, si configura come grave affronto alla funzione ed al ruolo del Consiglio regionale. E la cosa non può e non deve essere considerata di secondo ordine.
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