
Consiglio Regionale della
Campania
COMUNICATO STAMPA
Peluso:“Siamo di fronte
ad una una intollerabile negazione dei diritti fondamentali
dei malati”
SI RIACCENDE LA POLEMICA
SULLA SANITÀ CAMPANA
Chemioterapie rifiutate, fuga
dagli ospedali regionali, aumento delle tasse per i cittadini
campani e i poveri medici di famiglia che si vedono accusati
ingiustamente di prescrivere troppo.
Botta e risposta tra il Presidente della Commissione “Controllo”,
Antonio Peluso e l’Assessore alla Sanità, Angelo
Montemarano
NAPOLI, 12 LUGLIO
2006 – “Già da tempo la Corte dei
Conti ha denunciato la disastrosa gestione economica della Sanità
pubblica Regionale. Ed oggi noi stiamo leggendo nient’altro
che l’epilogo della cronaca di una morte annunciata –
afferma preoccupato il consigliere regionale Antonio Peluso
– ma di fronte alla notizia dei giorni scorsi che al “Pascale”,
uno dei più importanti istituti di ricerca a carattere
scientifico per lo studio e la cura dei tumori di tutta la nazione,
non è stata effettuata la chemioterapia ad almeno 15
pazienti per mancanza di soldi, continua il Consigliere, sono
rimasto senza parole.
Tutto questo rappresenta una intollerabile negazione dei diritti
fondamentali dei malati – afferma Peluso con forza - una
vergogna per la già disastrata sanità regionale
che, in agonia per l’ammontare di debiti provocati soprattutto
da sprechi vergognosi - non riesce a organizzare dignitosamente
neanche l’assistenza ai pazienti oncologici per i tagli
imposti nella stessa misura alle singole aziende dalla delibera
di giunta di dicembre scorso”.
Questo il motivo che ha spinto il cons. Peluso alla presentazione
urgente di una interrogazione a risposta immediata all’assessore
Montemarano, che ha assicurato il suo impegno nella risoluzione
del caso.
“Molto recentemente – ha affermato l’Assessore
alla sanità – la ricerca farmacologia ha reso disponibili
nuove molecole per la cura del cancro, di gran lunga più
efficaci. Purtroppo questi farmaci hanno un costo elevatissimo
che può comportare, per alcune aziende sanitarie, difficoltà
finanziarie. Ma assicuro che è in dirittura di arrivo
un provvedimento – continua Montemarano – che prevede
sia un diverso sistema di finanziamento dei farmaci che un ulteriore
contributo a favore delle A.S.L.”.
“ Le cause dello sfascio della sanità regionale
– puntualizza il consigliere Peluso - non sono certamente
da imputare alla spesa farmacologica, che da sola copre una
percentuale irrisoria del bilancio totale e che addirittura
una logica perversa del luogo comune, alimentata forse nel tentativo
di coprire il disastro con un dito, vorrebbe fare del “medico
che cura” “iper-prescrittivista” il capro
espiatorio di un dramma prodotto – non può che
essere così – piuttosto dai “medici che amministrano”
e da Esecutivo che ha gestito la materia “alla Carlona”
o, cosa di gran lunga più grave, in modo colpevolmente
“prodigo”.
Tutto questo – conclude il Presidente della Commissione
Controllo – non può che ricadere sulla testa dei
cittadini ed alleggerirne le tasche. E mi riferisco all’aumento
delle aliquote regionali dell’Irpef e dell’Irap,
che è già in vigore dal 1 giugno scorso. Non dimentichiamo,
peraltro, che in Campania le imposte sono già state ritoccate,
al rialzo, a partire dallo scorso gennaio. Per non parlare della
fuga dei malati dagli ospedali della nostra regione, diventata
ormai una vera e propria emorragia, che non fa altro, come un
cane che si morde la coda, che far lievitare i costi, peggiorando
i servizi. A tal proposito, solo nel 2004, abbiamo registrato
una differenza, tra pazienti ospedalieri in uscita ed in entrata,
di oltre 61 mila unità per un esborso di più di
350 milioni di euro. E questo è solo uno degli episodi,
forse il più lapalissiano, di una tremenda crisi economica,
prodotta da una macroscopica incapacità, che ormai investe
la nostra regione”.
|