
Consiglio Regionale
della Campania
Commissione Speciale Controllo delle Attività della
Regione per la
Verifica dell’Attuazione degli indirizzi Politico-Programmatici
COMUNICATO STAMPA
SETTEMBRE A SORPRESA PER
LE PARTECIPATE
Annunciata la preparazione un
dossier completo, risultato di una poderosa indagine istruttoria
messa in piedi dalla Commissione “Controllo”, presieduta
da Antonio Peluso.
Alcune anticipazioni: “Le partecipate? Una cospicua fonte
– afferma Peluso – alla quale si sono abbeverati
un po’ tutti. Ora però molti di quelli che hanno
contribuito alla loro costituzione o che si sono approvvigionati
di incarichi, vestono i panni dei moralizzatori”.
NAPOLI
– 2-agosto-2006 - “A settembre credo ci
saranno molte sorprese”. Questa l’affermazione del
presidente della commissione consiliare “Controllo”
della Regione, Antonio Peluso, in merito alla questione delle
società partecipate, che annuncia una conferenza stampa
ed un dossier organico ed articolato su tutte le numerose società
a partecipazione regionale per fine settembre.
“Stiamo tentando di inquadrare complessivamente la vicenda
e mettere un po’ d’ordine nella questione delle
società partecipate, nell’ambito di una complessa
ed articolata istruttoria che credo terminerà a fine
settembre prossimo.
L’indagine si pone come obiettivo quello di inquadrare
la materia per evitare che si diano giudizi generici, affrettati
e non supportati da dati. Solo all’esito di questa complessa
indagine che stiamo compiendo, credo si possano esprimere valutazioni.
Ci stiamo lavorando da tempo – continua il presidente
Peluso. L’iniziativa richiede del tempo in virtù
delle circa 50 società partecipate dalla Regione Campania.
Anche perché diverse sono le società che sono
partecipate non direttamente dalla Regione, ma da agenzie regionali.
Si tratta, in sostanza, di partecipazioni che definirei “a
scatole cinesi” e che, proprio in forza di questo, spesso
rischiano di sfuggire alle azioni di monitoraggio.
Questa poderosa istruttoria verrà resa pubblica attraverso
una conferenza stampa ed un dossier che pubblicheremo per lasciare
traccia del dovizioso lavoro svolto e per informare l’opinione
pubblica, ma soprattutto per assolvere la funzione precipua
che questa commissione riveste: rendere informato il Consiglio
regionale affinché possa essere compiutamente consapevole
della vicenda ed esprimere, nelle sedi opportune, una valutazione
che possa incidere con cognizione di causa ed in modo efficace
nello sforzo di razionalizzare e moralizzare questo ambito delle
partecipazioni regionali.
Proprio in virtù di questo, credo che l’Esecutivo,
prima di muovere passi in merito ad una eventuale razionalizzazione
di queste società, abbia il dovere di ascoltare il Consiglio
regionale e l’inchiesta che questa commissione sta realizzando,
strumento indispensabile perché lo stesso Consiglio,
di cui questa commissione è articolazione, possa esprimere
le sue valutazioni.
Appaiono, allora, in questa fase, come anche in precedenza,
del tutto estemporanee e superficiali le critiche generiche
delle opposizioni che in questi giorni hanno riempito le pagine
dei quotidiani, non fondare su fatti oggettivi e documentati,
ma soprattutto, le critiche ad orologeria di alcuni partiti
della maggioranza che a seconda del bel tempo o del cattivo
tempo cavalcano la vicenda delle società partecipate
evidentemente in modo strumentale, dal momento che hanno contribuito
essi stessi, con atti formali approvati in giunta, alla nascita
ed alla partecipazione regionale di queste società.
Se ci sono anticipazioni in merito all’inchiesta? Dagli
accertamenti in corso emergono grosse anomalie. Eppure ogni
giudizio in questa fase non rende giustizia di un fenomeno complesso
e costoso, che necessita ancora di approfondimenti, ma che al
massimo nella prima decade di ottobre avremo modo di esplicitare
in tutta la sua portata.
Eppure abbiamo già elementi per affermare che il fenomeno
è metaforicamente paragonabile ad una generosa fonte
alla quale si sono abbeverati numerosi partiti della maggioranza,
dove non sono mancate occasioni nelle quali anche la minoranza,
nella precedente consiliatura, ha avuto modo di approvvigionarsi
di incarichi”.
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