Consiglio Regionale della
Campania
Commissione Speciale Controllo delle Attività della
Regione per la
Verifica dell’Attuazione degli indirizzi Politico-Programmatici
COMUNICATO STAMPA
QUI LA PRECARIETA’
E’ DI CASA
Amara replica del presidente
della Commissione Speciale “Controllo”, Antonio
Peluso, alle polemiche sulle Commissioni Speciali: “Siamo
carenti in tutto. Ci mancano spazi, uomini e mezzi. Siamo addirittura
senza un fax.”
NAPOLI, 23 GIUGNO
2006 – “In merito alle polemiche che hanno
investito le Commissioni Speciali e che continuano a riempire
gli organi di stampa in seguito ai dati emersi dalla conferenza
stampa, convocata dal presidente Lonardo per presentare il lavoro
svolto dal Consiglio Regionale nel corso del primo anno di lavoro,
avrei qualcosa da aggiungere” – afferma in modo
graffiante il Presidente della Seconda Commissione Speciale
Antonio Peluso, come a voler sottolineare che quanto si accinge
a dire non è affatto di second’ordine rispetto
a quanto si è finora affermato.
“Mi sono avvilito di fronte alle affermazioni di alcuni
Consiglieri. Non capisco – afferma Peluso - come si possa
entrare nel merito del lavoro svolto dalle Commissioni Speciali
sulla scorta della quantità del numero di sedute o dal
numero complessivo di ore di riunione delle stesse commissioni.
Da nomi che personalmente ho sempre stimato e che continuo a
stimare per la profondità del pensiero e per la capacità
di giudizio – continua, preoccupato, il presidente Peluso
- non mi aspettavo esternazioni così superficiali e mi
sono sentito, a dir poco, insoddisfatto. Mi aspettavo, probabilmente,
un contributo più profondo, che fugasse la tentazione
di uno sterile descrittivismo e che si impegnasse, magari, ad
enucleare più esaustivamente la problematica.
Sin dal suo insediamento la mia Commissione sta andando avanti
tra un mare di difficoltà. Ci manca tutto. E’ dall’undici
aprile scorso, per dirne solo una, che abbiamo fatto richiesta
di un semplice e comunissimo fax. Ed oggi ne siamo ancora sprovvisti.
E questa è solo la più banale di una serie di
difficoltà oggettive che stiamo vivendo e che, credo,
non siano ancora state lette in tutta la loro drammaticità.
Difficoltà che concernono la carenza di locali, la scarsità
di risorse umane, la insufficienza di strumenti. Le precarie
condizioni logistiche ed organizzative, allora, e l’assenza
degli uomini necessari, nonostante le reiterate richieste avanzate
e le numerose segnalazioni in merito, ci costringono ad operare,
quotidianamente, in una situazione di profondo disagio e di
grave difficoltà. Se a questo si aggiunge che esistono
numerosi altri locali già “fittati” da diversi
mesi e per i quali si provvede, ovviamente, in attesa di utilizzarli,
a pagare il relativo canone, la situazione diventa grottesca.
Una relazione sull’attività del Consiglio regionale
e delle Commissioni, allora, non credo possa esaurirsi nel citare
i numeri delle ore di riunione. Oggi, più che mai, il
Consiglio e le Commissioni, di cui ne sono articolazione, ha
bisogno di essere valorizzato, perchè “luogo”
eminente di democrazia. Parlarne a casaccio sarebbe come svilirlo
o, forse peggio, deturparlo. E questo potrebbe configurarsi
come delitto imperdonabile per uomini che tanto parlano di riscatto
e di valorizzazione del senso civico di appartenenza e di partecipazione
democratica alla vita della nostra regione”.
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