I suoni di Afragola

Nuovo exploit dei “Terrasonora”, gruppo di musica etnica

Afragola: è estremamente difficile descrivere in un articolo le emozioni, le vibrazioni, i sussulti provati venerdì 6 marzo al teatro ”Italia” di Acerra. Ad esibirsi in un gruppo afragolese: i “Terrasonora “ che hanno regalato ai numerosissimi spettatori e al sindaco di Acerra , Immacolata Verone, una serata indimenticabile. All’apertura del sipario, i “magnifici sette” del gruppo, sommersi da strumenti di ogni genere che contribuivano ad una scenografia ben curata e di un certo effetto, quasi tutt’uno con una coltre fumogena che giocava con stupendi fasci di luce policroma che la attraversava, hanno suonato la canzone “Terrasonora“ scritta da Luciano Medusa che sintetizza mirabilmente lo spirito del gruppo: una canzone viscerale legata in qualche modo alla terra, intesa come ragione di appartenenza, come il sentirsi legati in qualche modo all’etnia specifica condividendone emozioni, modalità espressive e comportamentali. Quando poi, la stupenda Melina Scicchitano, un dolce ed armonico soprano, si accingeva a cantare “Scetate”, completamente rivisitata ed arrangiata in versione jazz è emersa , prepotente, la straordinaria originalità di questi ragazzi, l’enorme capacità e competenza musicale , la passione e l’immenso lavoro fatto. Il percussionista Gennaro Esposito poi, insieme al bravissimo batterista Vincenzo De Mare ha offerto uno spettacolo non comune: congas, barchaime, campanacci, triangoli, cembali, djambe, tarabuca, shakers e addirittura uno strumento autocostruito con gusci di cozze. Strumenti suonati sapientemente che facevano emergere un instancabile lavoro di ricerca di sonorità nuove ed originali. Molto calda, inoltre, la voce di un bravissimo Peppe De Luca e dirompente la performance di Angela Scicchitano , che trasportava a tal punto il pubblico. Stupende, inoltre, molte canzoni originali, composte da alcuni componenti del gruppo e da Ciro Miriani. Perfetta anche l’esibizione al basso elettrico di Antonio Esposito e quella del maestro Rosario Iafaioli. Anche se suona con i Terrasonora da un mese , con i suoi virtuosismi sulla chitarra classica, ha letteralmente incantato gli spettatori. “la cosa che per noi conta di più – dice Raffaele Esposito, tastierista e direttore artistico del gruppo – è la musica. Per noi è un esigenza, qualcosa di icredibilmente straordinario che ogni giorno, e nelle prove e negli spettacoli ci regala benessere, serenità e gioia di vivere. Non lo facciamo per guadagnare. Il successo non è qualcosa che rincorriamo disperatamente. Per un artista pero è indispensabile che gli vengano offerte occasioni per esibirsi, per esprimere quello che ha dentro. Mi dispiace ammetterlo ma la nostra cittàin alcune occasioni ci ha snobbato. Quasi tutti gli spettacoli del nostro gruppo si sono tenuti non ad Afragola”. Amaro lo sfogo del direttore artistico di questo gruppo. “Nemo propheta in patria” avrebbe recitato qualcuno. Eppure spesso capita di soffermarsi a pensare a vari premi e alle varie iniziative della nostra città che si risolvono in “Pleonasmi premiativi”. Se questo articolo, cari ed originalissimi ragazzi, avesse la possibilità, anche infima, di fugare le amarezze e le delusioni che si presentano sul vostro cammino; se avesse la possibilità di disperdere gli uccellacci neri dell’invidia e di rimuovere le loro pesanti uova di pietra, soffrirei un po’ meno nello scoprirmi afragolese e forse forse…. me ne sentirei anche un po’ fiero.


Dal 'Cogito' del 15-03-1998

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