La scuola ad Afragola

Numerosi i problemi che attanagliano la scuola afragolese. La sfida? Recuperare anni di abbandono e di degrado

Se volessimo, molto superficialmente cercare di spiegare quello che sta succedendo tra i ragazzi che frequentano le nostre scuole, potremmo dire, per cercare di essere quanto più semplici possibile, che la nostra cultura sta subendo una radicale quanto velocissima trasformazione.
Si va sempre più affermando l’egemonia del regno dell’apparenza; ciò che conta è paradossalmente sempre più il gioco dell’effimero, delle emozioni, che costituiscono quell’edonismo del quotidiano che sembra essere il principio guida di tutta la vita sociale. Chi ha perso terreno è la ragione nei processi di conoscenza della realtà su cui si struttura il sapere, offrendo in alternativa, una visione delle cose dominata dall’instabilità, dal disordine, dall’ apparenza, articolata sui piaceri dei sensi.
La scuola, in questo universo complesso e variegato, è investita – suo malgrado – di un ruolo impegnativo e tremendamente serio. È l’ultima alternativa all’invasione del regno dell’effimero, del “nulla” di Fantasia, metafora del “non pensare”, della valorizzazione del “sentimento tribale”.
Le scuole di Afragola, purtroppo, seguono l’andazzo. Credo, infatti, che non abbiamo un grosso spessore propositivo; non hanno, cioè un gran chè da offrire. Che tristezza!
Alcune scuole, di contro, si sono attivate per proporre quanto più possibile ai propri alunni, nonostante le grosse deficienze strutturali e i numerosi problemi che li attanagliano, offerte formative all’avanguardia e del tutto degne di rilievo.
“Ci rendiamo conto – afferma il sindaco di Afragola dott. Roberto Caiazzo - che nonostante l’ impegno e la volontà di questa Amministrazione, che si è prodigata e tutt’ora si prodiga per la risoluzione dei problemi nel più breve tempo possibile, che lo stato delle cose risente di un annoso accumulo di problemi. Non si può aggiustare tutto in un giorno – continua il Sindaco. Molto abbiamo già fatto. Ancora di più faremo”. La scuola media “L. Settembrini”, soffre di un problema che riguarda la capienza delle aule. La modestia della palestra è un altro grave handicap. “gli spazi sono limitati – afferma il vice preside prof. Puzio – e non c’è un locale per la mensa. Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, inoltre, il cortile non asfaltato. Non esiste – continua il vice preside – una pompa per il sollevamento dei liquami dai bagni e i rifiuti organici non riescono ad affluire nella fogna”.
Eppure, questa è una scuola che ad onta dei suoi problemi strutturali è un vulcano di iniziative e di offerte formative: “progetto ambiente”. “Progetto Ragazzi 2000”, teatro sperimentale, corsi di informatica, corsi di latino, una delle pocher scuole medie ad Afragola a tempo prolungato, insieme alla “Nosengo” e alla “Europa Unita”.
Il doppio turno, oltre ad affliggere da decenni la Scuola Elementare “Aldo Moro”, quest’ anno è un problema anche della “Marconi”- Bè, 15 aule al secondo piano dell’ edificio dia via Milano, infatti, sono inagibili.
“E’ una scuola da razionalizzare – afferma il direttore Cambuti – tanto da poter pensare ad una sua delocalizzazione fino a formare il V circolo didattico, utilizzando la obsoleta struttura di via Milano come centro ufficio.
La carenza dei servizi, del personale ausiliario e tanti altri problemi, funestano la Marconi. “ Offriamo, nonostante i problemi e l’ orario compatto, che penalizza progetti e laboratori - continua Cambuti – un prodotto educativo impegnato. Il nostre progetto è uno: fare una scuola seria che dia respiro alla costruzione di un progetto educativo che sia adeguato ai concreti e reali bisogni degli utenti”.
Della scuola elementare “A. Moro”, manco a parlarne. Lunedì scorso, duecento mamme “inferocite” affollarono la scola per protestare vivacemente contro i doppi turni, tanto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine.
Croce e delizia del panorama scolastico afragolese, la scuola di via Ugo La Malfa ha anch’essa in cantiere numerosi progetti e innumerevoli iniziative, tanto per non smentire la sua fama.
A mio avviso, non è stato ancora pesato l’enorme valore e la fondamentale importanza della scuola, in quanto spesso e volentieri non si dà priorità alla risoluzione dei suoi problemi… eppure se ne parla spesso e volentieri.
Ci rendiamo conto che è più facile denunciare i problemi che trovar loro una soluzione, che esistano dei tempi tecnici da cui nessuno può prescindere, neanche chi ha la volontà e la capacità per risolverli. Sappiamo che l’Amministrazione Caiazzo si è attivata e si sta attivando con grande tempestività. Tra qualche tempo potremo forse ritornare sull’argomento per stabilire se vi siano stati degli ulteriori progressi in questo trend: come d’altronde ci auguriamo

Da 'Nuova Città' del 02-11-1997

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