Scoperta una poesiola manoscritta del 1919 di Giovanni Aspreno Rocco

Afragola con Casoria
Ha portato la vittoria
Viva Vacca / Viva Rocco !
Viva sempre il nuovo blocco !
Viva Rocco ! Viva Vacca !
E’ caduta la baracca ...
ma ciò e’ vero oppure no?
Mi risponda Rodinò;
E con lui risponda Degni...
Ma son chiari questi segni.
Sono segni di trionfo; i nemici han fatto un tonfo
Quì lo dice Rodinò.
Paesani è vero o no ?
Viva Vacca/ Viva Rocco!
Il partito popolare
nobilmente trionfò.

Si tratta di una poesiola manoscritta dell’ autore di “Africa”, una piccola composizione letteraria alla quale l’ autore non da molto peso, inquadrabile nella categoria delle “nugae”, trovata per caso nell’ ambito delle ricerche che il cosiddetto “gruppo di fuoco” della A.Moro-Anna Castaldo, Antonietta Sgarito, Maria Laezza con le rispettive classista compiendo intorno alla figura di G.A.rocco in relazione all’ iniziativa “La scuola adotta un monumento” indetta dall’ A.R.C.A. a ottobre dell’ anno scorso e ancora in fermento. I pochi versi in italiano, inediti, scritti su un biglietto da visita, ci mostrano un Rocco gioioso, rilassato, che, molto probabilmente mise per iscritto la sera del 16o 17 novembre del 1919, tre anni prima della morte e sette dopo il rientro dall’ esilio di Casarèa, allorquando il Partito Popolare Italiano conquistò 100 seggi al parlamento nazionale . Questa “bagattella” esternava, come il Rocco sapeva ben fare in versi, uno stato da’ animo. I personaggi citati nei versi pubblicati sopra sono tutti politici militanti nel P.P.I.. Si tratta di Umberto Vacca, già Sindaco di Afragola dal 1906 al 1909, di Alfredo Rocco, Francesco Degni, giurista (1876-1942) e del celebre Giulio Rodinò (1871-1946). La datazione è ricavabile per critica interna (cfr.supra).


Da 'Afragola oggi' del 04-06-1994

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