Il palazzo del podestà

Il Palazzo Ciaramella, uno dei più antichi di piazza Gianturco e di Afragola, ha accompagnato per più di due secoli l’evoluzione storico-sociale della nostra città.
Originariamente la struttura comprendeva la parte interna dell’odierno palazzo con un ampio cortile antistante (siamo a cavallo tra il XVIII e il XIX sec.), che serviva per la lavorazione della canapa, attività preminente della nostra zona. Il prospetto frontale, che nei lavori di restauro terminati recentemente si è cercato di rispettare nella sua valenza archétipa, sorse, più che per una ragione di ordine estetico, per una ripicca (un cosiddetto “sfregio”) perpetrata ai danni di Gargiulo da parte di Vincenzo Ciaramella, bisnonno dell’omonimo odierno. Il Gargiulo, infatti, con un'azione repentina, comprò alcuni appezzamenti di terreno adiacenti la tenuta del Ciaramella, sapendo che quest'ultimo, però, già da tempo caldeggiava il loro acquisto. La cosa non gli andò giù e per rovinare la facciata al suo rivale, il bisnonno del proprietario della “Terrazza” edificò l’odierna struttura, circondando con l'alta e imponente facciata odierna, il vecchio cortile adibito alla lavorazione della canapa.
Si costruì utilizzando pietre di basalto per la pavimentazione e tufo per la struttura, ricavato peraltro dal sottosuolo del palazzo stesso, tanto che nei lavori di restauro è stata scoperta una cava profonda circa trenta metri.
Il palazzo ha mantenuto la sua struttura invariata nel tempo, riacquistando centralità negli anni che vanno dal 1927 al 1943, anni in cui era Podestà di Afragola Luigi Ciaramella , fratello di Rocco.
Questa centralità onorifica nell’ambito del tessuto civico ha lasciato tracce che si sono mantenute per molto tempo nella memoria collettiva del popolo afragolese. Prova ne è il fatto che fino a pochi anni or sono, nella “ritirata” di S.Antonio era d’obbligo la sosta della statua il processione nel “Palazzo del Podestà”.


Da 'Afragola oggi' del 08-07-1993

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